Roma, 31 ott. (LaPresse) – Salta il taglio delle aliquote Irpef previsto nella legge di stabilità. Le risorse ottenute saranno utilizzate per mantenere invariata l’aliquota Iva al 10% e per misure rivolte al taglio del cuneo fiscale.
La nuova architettura del provvedimento è stata decisa nel corso di un incontro alla Camera tra il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, e i due relatori in commissione Bilancio, Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl). Il testo del disegno di legge licenziato dal Consiglio dei ministri prevedeva la riduzione delle prime due aliquote Irpef. Ora la norma salta e le risorse risparmiate saranno destinate per la sterilizzazione dell’Iva al 10% e per interventi rivolti a ridurre il cuneo fiscale. Tra questi ultimi, ha spiegato Brunetta, misure che incideranno sul costo del lavoro e sulla produttività. “Prima – ha detto Baretta – si provvederà ad evitare l’aumento dell’Iva e quindi si redistribuiranno le risorse residue dal mancato taglio delle aliquote al costo del lavoro, privilegiando per il 2013 i lavoratori dipendenti, e dal 2014, una volta valutate le risorse disponibili, anche le imprese”. Nessuna variazione, invece, per l’aumento dell’aliquota Iva al 21%, che passerà al 22%.
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