Roma, 22 ott. (LaPresse) – Nel timore che “l’abbassamento delle aliquote Irpef in corrispondenza con l’operazione sulle detrazioni fiscali penalizzi le famiglie monoreddito con figli”, l’Udc ha proposto al premier Mario Monti “un percorso che parta dalla salvaguardia delle famiglie con figli e con redditi più bassi salvando le detrazioni, indispensabili” perché “non si può penalizzare chi ha contratto un mutuo per la prima casa, sarebbe profondamente iniquo”. Così il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, dopo il suo incontro con il presidente del Consiglio, annuncia la proposta che i centristi hanno portato al professore per ritoccare le norme contenute nella legge di stabilità.
La proposta, ha spiegato il capogruppo alla Camera, Gian Luca Galletti, prevede di “rinunciare alla diminuzione degli scaglioni Irpef, mettendo le risorse che restano a disposizione a rafforzamento delle detrazioni per i carichi familiari”. La tassazione dei Tfr, una maggior imposizione fiscale sulle aziende agricole sono misure su cui l’Udc non si trova concorde con le scelte del governo e ne chiede una revisione. Quanto all’Iva, ha spiegato Galletti, la proposta dell’Udc prevede che l’aumento di un punto all’1 giugno 2013 sia solo “una clausola di salvaguardia” che scatti solo se non si individua un percorso alternativo. “Un minimo aumento dell’Iva – ha sottolineato l’esperto economico dell’Udc – rischia di essere volano di recessione”.
Per i centristi la soluzione è “dare corso al rapporto Giavazzi sui contributi alle imprese” e rivedere “le deduzioni che non servono direttamente alle famiglie. Pensiamo che da questi due cespiti possano essere trovate le risorse per annullare l’aumento dell’Iva”. Tra le proposte economiche avanzate dal partito di Casini, c’è anche una revisione dell’Imu per alcuni casi specifici: “Le persone anziane che vanno a vivere nelle case di risposo – hanno spiegato Casini e Galletti – non possono vedersi aumentare l’Imu sulla casa di proprietà perchè ai fini fiscali viene conteggiata come seconda casa, e poi va concesso uno sconto dell’Imu a tutti coloro che concedono la casa in affitto a canone concordato per venire in contro alle esigenze delle famiglie nelle città ad altra concentrazione abitativo dove i costi per una casa sono molto più alti. Questi, sono interventi che vanno fatti immediatamente”.
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