Milano, 20 ott. (LaPresse) – Sono 1727 i gazebo che della Lega Nord ha allestito nelle piazze della Lombardia. A questi si sommano le 300 sezioni del movimento che resteranno aperte sabato e domenica. In tutto oltre 2000 punti in cui i cittadini potranno andare a votare il loro candidato al Pirellone e firmare per i tre quesiti referendari su tasse, euro e Imu proposti dal Carroccio. Solo a Milano i gazebo sono 61. Uno sforzo organizzativo importante che non si vedeva da 15 anni e cioè dal referendum sulla autodeterminazione del 1996, spiega il segretario della Lega Lombarda, Matteo Salvini, vera anima di questa consultazione popolare che vede impegnati 10mila volontari e che ha creato tensioni tra Carroccio e Pdl. “L’obiettivo – ha aggiunto Salvini presentando l’iniziativa – è di raccogliere almeno 100mila firme per i tre referendum”, e altrettante indicazioni per le primarie.
Il segretario federale Roberto Maroni questa mattina alle 11 è a Rho, paese alle porte di Milano che ospita la nuova fiera e i cantieri dell’Expo del 2015. Al suo fianco ci sarà anche Salvini, che nel pomeriggio visiterà altri quattro punti allestiti a Milano e stringerà la mano ai cittadini che vorranno indicare il loro candidato al Pirellone. La scheda elettorale, presentata dal Carroccio giovedì scorso e disponibile sul sito www.vieniafirmare.com (dov’è anche possibile vedere qual’è il gazebo più vicino a casa), prevede due quesiti. A chi partecipa alle primarie del Carroccio viene chiesto di scrivere il nome della persona da “candidare governatore”. I votanti dovranno anche di indicare, barrando un’apposita casella, se preferiscono andare alle urne nel 2013 o vogliono che la legislatura prosegua fino alla scadenza naturale nel 2015. Esclusa, quindi, l’opzione proposta dal governatore lombardo Formigoni di andare al voto anticipato il 16 o il 23 dicembre prossimi.
Non è necessario essere simpatizzanti o iscritti alla Lega per mettersi in coda ai gazebo e votare. “Le nostre primarie non sono preconfezionate”, ha spiegato Salvini che ha invitato a partecipare anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Io voto Maroni”, ha precisato Salvini, che non ha escluso che la ‘gazebata’ si traduca in un plebiscito per il segretario del Carroccio. “Più che un rischio – ha detto – questa sarebbe una possibilità per i cittadini lombardi”. Maroni, ieri allo Smau, ha spiegato che sarebbe “onorato” di guidare la Regione Lombardia ma che la scelta spetta “al popolo sovrano”. Per Maroni l’iniziativa del fine settimana è “un segnale molto positivo, molto tonico di un movimento politico, la Lega, tornata quello che era, con l’entusiasmo dei militanti e la grande voglia di fare”. Dal fronte del Pdl, invece, il segretraio del Angelino Alfano ha aperto a primarie di coalizione Pdl – Lega, mentre il governatore uscente Formigoni ha definito “non necessario” questo tipo di consultazione e ha ribadito che al vertice del Pirellone, dopo le elezioni, dovrà esserci “un uomo o una donna del Pdl”.
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