Saint Vincent (Aosta), 13 ott. (LaPresse) – Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a proposito della volontà della Lega di andare ai voti ad aprile, ha commentato, ai microfoni di TgCom24: “Gli accordi di 36 ore fa erano diversi”. Formigoni si trova a Saint Vincent in provincia di Aosta, per l’incontro dei democristiani del Pdl. Il presidente Lombardo ha poi affermato che “la Lega non può pensare che io accetti di infliggere alla Lombardia un periodo di incertezza. Noi abbiamo il dovere di continuare a governare. Non permetterò di protrarre questa incertezza oltre il mimino indispensabile”.

“Questo ventennio – ha aggiunto – non è stato un periodo di riforme e soprattutto non sono state fatte le riforme indispensabili. Nessuno è riuscito a instaurare un rispetto reciproco fra parti avverse che è indispensabile per la stabilità del Paese. Si veda la guerra assolutamente distruttiva che è stata scatenata contro Silvio Berlusconi. C’è chi ha lucrato su questa guerra civile strisciante che ha caratterizzato il ventennio della seconda Repubblica. Il timore che ho è che con la fine del governo Monti rinasca questa volontà di uccidere l’avversario”.

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