“Queste sono le prime vere primarie”. Così il presidente del Pd Rosy Bindi intervistata a ‘In 1/2h’ su Rai3. “I candidati – prosegue – sottoscriveranno un progetto e un programma e questa volta ci sarà un confronto serio”. Questo cambiamento, secondo la Bindi, “lo dobbiamo a quei 700 delegati di ieri che hanno votato a favore della modifica dello statuto. Questo è un corpo politico che ha scelto le primarie, che ha imparato a farle e che questa volta le farà più aperte e serie di sempre”.

La Bindi non perde occasione per manifestare il suo appoggio a Pierluigi Bersani nelle primarie e di Renzi dice scherzando che il suo più che un cavallo di Troia è “un camper di Troia”. Poi torna seria e spiega: “Renzi non è una minoranza, rappresenta una maggioranza silenziosa e allo stesso tempo chiassosa del Paese all’interno del gruppo del ‘tutti a casa, tutti uguali’. La sua posizione è furba ma non risolve i problemi del Paese”. Il concetto di rinnovamento della politica – ha proseguito – è più profondo, meno berlusconiano e grillesco di quello che Renzi con la sua faccia pulita interpreta”. “Il giovanilismo – ha concluso – non ha mai presentato un rinnovamento vero. Da parte nostra c’è un’apertura totale, ma si parli dei problemi del Paese”.

In conclusione la Bindi si dice sollevata dalla disponibilità di Mario Monti ad un secondo mandato perchè “noi vogliamo andare oltre l’agenda Monti e aiutare l’Europa ad andare oltre. Ma possiamo risucire a farci del male ancora un po’, e la sua disponibilità mi ha dato sollievo. Noi lavoriamo per andare oltre ma se non ce la dovessimo fare, se le condizioni generali non lo dovessero rendere possibile, serve ancora di più un Pd forte, unito e riformista”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata