Roma, 3 ott. (LaPresse) – L’aula della Camera ha dato il via libera alla proposta di legge che disciplina il rapporto di lavoro tra i membri del parlamento e i loro collaboratori, i cosiddetti portaborse. I sì sono stati 428, 3 i no, 4 gli astenuti. Il testo passa ora all’esame del Senato. I collaboratori saranno pagati direttamente dalla Camera o dal Senato, a differenza di quanto avviene oggi: i parlamentari, infatti, ricevono le risorse, ma spesso li destinano ad altri scopi, pagando il portaborse in nero. I contratti avranno una durata commisurata a quella della legislatura e non potranno essere stipulati con il coniuge o con propri parenti o affini fino al secondo grado. I rapporti di lavoro, inoltre, non daranno luogo ad alcun rapporto di impiego o di servizio tra i collaboratori e le amministrazioni del Senato e della Camera.
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