Roma, 2 ott. (LaPresse) – E’ stato arrestato l’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito. All’origine del provvedimento ci sarebbe l’accusa di inquinamento delle prove ma, fa sapere Enrico Pavia, uno dei legali del politico, i pm erano preoccupati anche della possibilità di reiterazione del reato.
Fiorito si trova nel carcere di Regina Coeli. Il politico è stato arrestato poco dopo le otto di stamane mentre si trovava in casa sua nel quartiere romano dei Parioli. Nell’ambito della stessa operazione la guardia di finanza sta effettuando diverse perquisizioni, alcune anche presso gli appartamenti dello stesso Fiorito. Il politico è accusato anche di peculato.
Per l’avvocato Carlo Taormina, che difende Fiorito, si tratta di un “provvedimento che non ha nessun fondamento”. “Mi pare veramente – spiega Taormina a LaPresse – un provvedimento che, per quanto reclamato dall’opinione pubblica, non ha nessun fondamento. Il peculato contestato originariamente è insussistente, dal momento che il denaro veniva trasmesso a tutti i gruppi. Non riesco a comprendere come possa persistere questa contestazione”. “Si può discutere di appropriazione indebita – aggiunge – ma è un reato per il quale non c’è la misura cautelare”.
“Faremo le nostre rimostranze nelle sedi opportune”, conclude Taormina annunciando il ricorso al tribunale del riesame.
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