Roma, 1 ott. (LaPresse)- Un’altra giornata campale oggi per Franco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl in regione Lazio indagato dalla procura di Roma per peculato, nell’ambito dell’inchiesta sui fondi del partito. L’ex sindaco di Anagni, è stato iscritto oggi nel registro degli indagati della procura di Viterbo che sta indagando su fatture false o taroccate. Il fascicolo che vede ora Fiorito indagato, è stato aperto dopo la denuncia sporta per diffamazione dal capogruppo dimissionario Francesco Battistoni e dalle aziende le cui fatture sarebbero state taroccate. Proprio su questo verte la nuova indagine della procura di Viterbo: sulle presunte fatture falsificate o create ex novo e inserite nel dossier presumibilmente confezionato per screditare Battistoni. Fiorito, come persona informata sui fati, era già stato ascoltato a Viterbo lunedì scorso e lì, davanti al pm Massimiliano Siddi, si era detto completamente estraneo alla vicenda.
L’accusa sostiene che Fiorito avrebbe falsificato alcune fatture mai liquidate dalla regione. “Le cose non stanno certo così”, diceá Carlo Taormina, difensore dell’uomo. “Per quanto ci riguarda l’interrogatorio – conclude il legale – è andato bene: verrà accertata la verità”. Il pm viterbese aveva aperto un fascicolo dopo che Battistoni aveva denunciato per diffamazione sia Fiorito che il giornalista Paolo Gianlorenzo che secondo i magistrati avrebbe messo in piedi una sorta di ‘macchina del fango’ contro Battistoni mettendo on line fatture che Battistoni ha denunciato fossero false.Ma oggi è stata una giornale cruciale anche per l’ex fidanzata di Fiorito. Samantha Reali è stata infatti ascoltata a Roma dagli investigatori della guardia di Finanza che indagano sui fondi. Ha dovuto rispondere dei bonifici a sui nome per un valore di 7mila euro. Gli atti dell’interrogatorio della ragazza, stando a quanto si apprende, sono stati secretati. “C’è stata massima collaborazione con gli inquirenti”, ha detto il suo legale Fabrizio Gallo.
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