Roma, 1 ott. (LaPresse) – Nuovi guai per Franco Fiorito. L’ex capogruppo del Pdl alla regionale Lazio è indagato anche dalla procura di Viterbo che indaga su presunte fatture gonfiate. Fiorito era stato interrogato dal pm Massimiliano Siddi lunedì scorso ed era lì come persona informata sui fatti. Al centro dell’inchiesta la falsificazione di 10 fatture contro il suo acerrimo nemico Francesco Battistoni, capogruppo del Pdl che prima che venisse sciolto il Consiglio si era dimesso.
Oggi Fiorito verrà di nuovo ascoltato dal pm Massimiliano Siddi. Lunedì scorso dopo quattro ore di interrogatorio, si era detto “completamente estraneo” alla vicenda. Il fascicolo che vede ora Fiorito indagato, è stato aperto dopo la denuncia sporta per diffamazione dal capogruppo dimissionario Francesco Battistoni e dalle aziende le cui fatture sarebbero state taroccate. Proprio su questo verte la nuova indagine della procura di Viterbo: sulle presunte fatture falsificate o create ex novo e inserite nel dossier presumibilmente confezionato per screditare Battistoni. Nei giorni scorsi, è stato insinuato che sia stato Fiorito a divulgarle e persino a taroccarle. Ma con quelle fatture finte lui sostiene di non avere nulla a che fare.
In mattinata, intanto, Samantha Reali, ex fidanzata di Franco Fiorito, è stata interrogata nella caserma della guardia di finanza sulla Collatina, a Roma, nella sede del gruppo tributario, dove è stato ascoltato due settimane fa anche lo stesso ex capogruppo del Pdl in Regione Lazio. La ragazza, di Monte San Giovanni, cittadina ciociara, è la destinataria di un bonifico fatto da Fiorito. Reali è accompagnata dall’avvocato Fabrizio Gallo.
Proprio perché altri nomi sono entrati nell’inchiesta la procura sta valutando se sussista il reato associativo. Da venerdì, infatti, sono indagati per concorso in peculato Bruno Galassi e Pier Luigi Boschi, capi della segreteria di Fiorito.
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