Roma, 29 set. (LaPresse) – “Se le primarie” del centrosinistra “saranno l’annuncio di un grande processo democratico io ci sarò, per dare un segnale forte” alle oligarchie economiche e finanziarie, ma “scioglierò la riserva soltanto tra qualche giorno”. Così il leader di Sel, Nichi Vendola, intervistato da Tgcom24.

Il governatore della Puglia è poi tornato a parlare dei costi della politica. E’ necessario “guardare ai meccanismi che generano una spesa inappropriata”, ha spiegato, e il conseguente “spreco di risorse pubbliche. Noi ci stiamo provando”. In Puglia, spiega il leader di Sel, “abbiamo iniziato” la “dieta della politica” molto prima “che ci fossero le inchieste”. Ora, dice Vendola, “bisogna alzare il tiro”. “E’ possibile che i manager delle banche – chiede – in questa stagione continuino ad alzare il livello dei propri emolumenti? E’ possibile che il mondo della finanza sia esente dal doversi mettere in discussione? Quando – dice ancora Vendola – le banche ricevono i prestiti dalla Bce all’1% di interessi prendono soldi dagli Stati e dai contribuenti, eppure questi soldi non vengono utilizzati per i cittadini e per le imprese. La vera casta sono le grandi lobby finanziarie a cui bisognerebbe tagliare le unghie”.

Vendola ha poi ricordato di aver “ridotto del 60%” il suo emolumento “in pochi anni”. “Prendo la metà dell’onorevole Scilipoti – ha detto – e per essere il Presidente di una Regione di oltre 4 milioni di abitanti credo sia giusto, né troppo né poco. La politica deve avere uno stile sobrio in tempi di crisi economica drammatica e deve guardare ai meccanismi che generano una spesa inappropriata e a volte una dispersione di soldi pubblici”.

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