Roma, 26 set. (LaPresse) – E’ iniziato oggi, dodicesima tra le udienze pubbliche della quinta sezione penale, il processo in Cassazione per Alessandro Sallusti, il direttore de Il Giornale che rischia 14 mesi di carcere per diffamazione a mezzo stampa. L’udienza, avrebbe potuto slittare. L’avvocato del giornalista, infatti, Vincenzo Lo Giudice, aveva chiesto una proroga per poter studiare meglio le carte poichè fresco di nomina, avendo avuto Sallusti, per i due gradi di giudizio, un avvocato d’ufficio. In seguito però il difensore di Sallusti ha ritirato la richiesta di rinvio.
La corte, presieduta da Aldo Grassi, è chiamata a decidere se confermare o meno la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Milano il 17 giugno del 2011: i giudici di secondo grado inflissero al giornalista, all’epoca dei fatti direttore di ‘Libero’, 14 mesi di reclusione, senza condizionale, per diffamazione e omesso controllo. In primo grado era stato condannato a 5mila euro di multa. A querelare Sallusti era stato un magistrato torinese, Giuseppe Cocilovo, per un articolo, pubblicato nel 2007, in merito a una vicenda di aborto di minorenne. Lo slittamento dell’udienza non metterebbe a rischio il processo: la prescrizione del reato non scatterà prima del luglio 2014. Relatore della causa, il giudice Antonio Bevere, mentre a rappresentare la pubblica accusa sarà il pg Gioacchino Izzo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata