Torino, 18 set. (LaPresse) – Questa mattina è arrivato a Torino il segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni per presentare gli Stati generali del nord che si terranno al Lingotto il 28 e 29 settembre. Una due giorni di lavori che porterà alla redazione di un vero e proprio manifesto delle azioni da intraprendere per il rilancio del nord e per restituire centralità alla questione settentrionale nell’ambito del dibattito politico-economico e trovare soluzioni innovative e applicabili concretamente. Presenti, oltre a vari rappresentanti delle piccole e medie industrie del nord Italia, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. A rappresentare il governo, ha spiegato Maroni, ci sarà il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. Ma il conflitto fra Lega Nord e governo Monti è sempre aperto e Maroni ribadisce un deciso no a qualunque alleanza con chiunque lo sostenga. “Il governo Monti – ha detto il segretario federale del Carroccio – ha aumentato le tasse e ha reso più difficile la vita delle imprese. C’è una crescita zero”.
Simbolico il luogo dove si terranno gli Stati generali: il Lingotto, definito da Maroni “simbolo dell’imprenditoria e in una realtà che oggi rappresenta la crisi”. A proposito dell’industria automobilistica torinese Maroni ha precisato: “Siamo preoccupati per la crisi della Fiat ma guardiamo al futuro con attenzione e fiducia. La vocazione imprenditoriale e industriale del nord va salvaguardata”.
Ma Umberto Bossi ci sarà alla due giorni torinese? Roberto Maroni glissa: “I dirigenti di rilievo della Lega saranno presenti. Ma in questi due giorni – ha precisato il segretario federale del Carroccio – la Lega soprattutto ascolterà il dibattito fra imprenditori, del partito o no. La novità è che noi vogliamo ascoltare e dialogare con gli imprenditore del nord, anche per accogliere nuove proposte”.
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