Roma, 23 ago. (LaPresse) – Il carico fiscale sul lavoro “è troppo alto” e bisogna abbassarlo “a parità di gettito”. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, annuncia il suo impegno per il calo della tassazione sugli stipendi: un obiettivo che, sottolinea, “dovrebbe essere la prima aspirazione di un ministro del Lavoro e quindi io me ne assumo la responsabilità, insieme con la responsabilità dimostrata sull’equilibrio dei conti”. Con le brevi ferie estive ormai alle spalle, Fornero rilancia le parole di ottimismo sul percorso di uscita dalla crisi, pronunciate negli scorsi giorni dal premier Mario Monti e dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. “Credo che sia giunto il momento – afferma – di ritrovare la fiducia. Non un facile ottimismo destinato a infrangersi, ma la capacità di progettare il futuro e di risolvere i problemi”. Ripartire, dunque, con nuove misure per la crescita, che domani saranno al centro del Consiglio dei ministri. Fornero anticipa: presto un piano per i giovani e l’ipotesi di una riduzione del cuneo fiscale per le imprese che valorizzano i lavoratori. Al meeting di Comunione e Liberazione, a Rimini, spiega che nei primi otto mesi il governo Monti ha lavorato “alle precondizioni della crescita” con l’obiettivo “di allontanare il Paese dalla crisi finanziaria, una probabilità non remota, bensì vicinissima”. Ora, però, assicura il ministro, l’esecutivo si occuperà di crescita per “accelerare il passo e scommettere che il prossimo anno saremo non con un zero di crescita, ma a un più di crescita”. E la crescita, ammonisce, “si fonda sul pieno riconoscimento del merito, non sulle parentele” e soprattutto sulla valorizzazione del capitale umano, giovani e donne in testa. Giovani che per il ministro vengono mortificati quando trovano un lavoro che non corrisponde, in termini di responsabilità e retribuzione, alla loro preparazione: “E’ uno spreco”, chiosa. Dal piano che il governo metterà in campo, spiega il ministro, però “non ci si deve aspettare qualcosa di eclatante”, ma “un’azione microeconomica, molto minuta e monitorata”. Si tratterà quindi di “programmi mirati, magari differenziati territorialmente” anche perché a disposizione “non c’è una quantità eccessiva di risorse, ma dobbiamo spenderle bene”. Per quanto riguarda le donne, Fornero dice “C’è un grande capitale umano che un Paese che vuole crescere non può permettersi di sprecare e queste sono le donne. Noi stiamo sprecando generazioni di donne”. Crescita, per il ministro, ha a che vedere anche “con la redistribuzione dei redditi, con il contrasto alla povertà, con l’aiuto alle persone in difficoltà”: un passaggio del discorso che scalda la platea di Cl, pronta a tributarle un lungo applauso. Accanto a lei, c’è il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, che commenta a caldo la proposta della riduzione del peso fiscale sulle retribuzioni, il leader del sindacato di via Po si dice “d’accordo con Fornero” ed è pronto ad abbracciarla qualora il ministro decidesse di prendere “davvero questa decisione”. E Bonanni rilancia con una sua idea: un credito d’imposta per le imprese che assumono i giovani. “Il Paese – sottolinea – è distrutto dal torpore”, le tasse sono “troppe e vanno ridotte”. Il leader della Cisl lancia poi il Monti-bis: l’ipotesi di elezioni anticipate a novembre, afferma, non servono al Paese perchè “non c’è alternativa a Monti”. “Se dobbiamo trovare qualcuno che faccia quello che fa Monti – prosegue – tanto vale tenere l’originale”.

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