Roma, 22 ago. (LaPresse) – Battere la “pesante e ormai insopportabile” evasione dal canone Rai agganciando questa imposizione alla tassazione generale. Ad esempio, alla bolletta elettrica. E’ questo, in sintesi, il contenuto della proposta di legge che ha presentato in parlamento il deputato Pd e vice presidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo. “E’ noto – spiega Merlo – che il canone è la tassa più evasa dagli italiani. Il tributo sulla tv pubblica non viene pagato da oltre il 40% delle famiglie italiane con punte che arrivano oltre l’80% in alcune Regioni meridionali. Una cifra che si aggira, complessivamente, sui 550 milioni di euro di evasione”.

“Per non parlare – ha aggiunto Merlo – dell’evasione delle imprese che si attesta addirittura attorno al 90%, cioè il cosiddetto ‘canone speciale’. Del resto, sono appena 180mila i tributi speciali che vengono riscossi ogni anno, per cui la quasi totalità delle imprese, circa 4,2 milioni, non paga il canone. Una situazione, dunque, che va corretta. Perché premia i ‘furbetti’ che evadono, punisce i cittadini che pagano il canone regolarmente e, soprattutto, indebolisce e colpisce al cuore la Rai che si vede mancare un introito indispensabile per poter programmare la sua attività editoriale e aziendale”.

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