Bologna, 21 ago. (LaPresse) – “Allineare al 30 novembre prossimo, per i residenti nelle zone colpite dal terremoto, le scadenze di tutti gli adempimenti tributari, fiscali, contributivi e amministrativi. Inoltre, per quanti continuano ad avere problemi abitativi o produttivi in conseguenza del sisma, definire un ulteriore slittamento al 30 giugno 2013 dei termini per i relativi versamenti”. E’ quanto chiedono al Governo i presidenti di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto in una lettera inviata oggi, che recepisce anche esigenze manifestate in questi giorni da esponenti delle istituzioni, da cittadini e da rappresentanti del mondo delle imprese.

Nella lettera indirizzata al presidente del consiglio Monti e al ministro dell’economia e delle finanze Grilli, i presidenti Errani, Formigoni e Zaia sottolineano che il disallineamento delle sospensioni delle scadenze per i termini di pagamento di oneri e contributo sta creando “disorientamento dei contribuenti rispetto agli obblighi in vigore e a quelli sospesi dai diversi provvedimenti”. Da qui la richiesta di allineare al 30 novembre 2012 i termini di sospensione degli adempimenti.

La particolare situazione di difficoltà che interessa poi le zone colpite dal sisma, strettamente legata al tema della ricostruzione, rende necessario anche, secondo l’opinione espressa dai tre presidenti di Regione, uno “slittamento dei termini di versamento fino al 30 giugno 2013”, in favore dei soli soggetti effettivamente danneggiati, cioè coloro i quali “a causa della inagibilità della casa di abitazione o dello studio professionale o delle difficoltà connesse con il riavvio delle attività produttive per la messa a norma dei locali o per la loro ricostruzione, risultino particolarmente esposti a problemi di liquidità e di equilibrio finanziario”.

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