Roma, 19 ago. (LaPresse) – “La straripante polemica sviluppata ieri da Ingroia e dagli ambienti politici e giornalistici a lui legati e poi l’attacco dell’Anm a Monti mettono in evidenza che ci troviamo di fronte ad uno straripamento da parte di settori della magistratura che ritenendo anch’essi che la cosidetta politica è in una condizione di debolezza della quale sono espressione sia il governo tecnico sia la subalternità ad essa di alcune forze politiche, in primo luogo Pd e Sel, reputano che è venuto il momento di affermare in modo esplicito il predominio della dimensione giudiziaria su tutti gli altri centri istituzionali e di potere, dalla presidenza della Repubblica, messa sotto tiro, addirittura attraverso le intercettazioni e poi minacciata e attaccata senza alcun riguardo, alla stessa presidenza del Consiglio, ai singoli ministri con particolare riferimento a quelli che si occupano del tema giustizia, e via via sino alle varie forze politiche”. E’ quanto dichiara Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera.

“In questo quadro – aggiunge Cicchitto- certamente Berlusconi è il primo della lista, ma oramai il trattamento giudiziario che gli è stato riservato è un monito per gli altri, secondo il vecchio motto ‘colpiscine uno per educarne cento’. D’altra parte moniti minori nei riguardi della sinistra sono stati gia’avanzati: Penati docet. A questo punto è da vedere se, per quello che riguarda le materie più delicate che stanno all’ordine del giorno del Parlamento, ci sarà o meno materia per affermare l’autonomia del governo e della dimensione politico-parlamentare. In questo senso, e non sul terreno delle ritorsioni e delle dimostrazioni di chi è il primo della classe, vanno affrontate le questioni cosi come facemmo a conclusione del dibattito alla Camera sul ‘decreto anticorruzione'”. “Come abbiamo già avuto modo di rilevare – conclude Cicchitto – intercettazioni, anticorruzione e responsabilità civile dei giudici sono tre questioni che, o vanno affrontate con senso di responsabilità e di equilibrio, oppure è molto difficile che possan trovare uno sbocco parlamentare che non abbia conseguenze sulla tenuta della maggioranza”.

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