Roma, 17 ago. (LaPresse) – “La notorietà pubblica del nostro alto tasso di evasione contribuisce molto a indisporre nei confronti dell’Italia quei Paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria. Come i paesi del Nord Europa, che dicono: ‘l’Italia è un paese molto ricco, però lo Stato ha un fortissimo debito pubblico che magari richiederà domani di aiutarla a rinnovare; eppure ci sono italiani ricchi o medi che sistematicamente non pagano le tasse'”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, in una intervista a ‘Tempi’. Per il premier “l’evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del Paese all’estero” e quindi c’è bisogno di intransigenza. “Io penso che l’Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e che si trova da questo punto di vista in uno ‘stato di guerra’” quindi è giustificato l’uso di “strumenti forti”. “Io stesso, fino a poche settimane fa, quando sono stato anche ministro dell’Economia e delle Finanze e quindi responsabile dell’Agenzia dell’entrate e responsabile politico della guardia di finanza – ha concluso il premier – ho sempre incoraggiato fortemente le persone che vi lavorano a fare una dura lotta all’evasione. La seria lotta all’evasione può comportare la necessità di momenti di visibilità che possono essere antipatici. Ma che hanno un forte effetto preventivo nei confronti degli altri cittadini”.

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