Roma, 14 ago. (LaPresse) – “La situazione dell’Ilva investe tutto il sistema industriale italiano e l’affidabilità dell’Italia nei confronti degli investimenti esteri, che ci auguriamo e cerchiamo di spingere nel nostro Paese”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, davanti le commissioni Attività produttive e Ambiente della Camera, in merito alla vicenda dello stabilimento Ilva di Taranto.
“E’ evidente – ha spiegato il ministro – la divergenza tra il programma che è stato avviato dal ministero dell’Ambiente, congiuntamente con il ministero dello Sviluppo, quello della Coesione territoriale, Regione Puglia, istituzioni locali e Ilva per il risanamento dell’impianto, e la decisione del gip”. “La linea del governo – ha aggiunto – è molto semplice: noi proseguiamo nella procedura per il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), che intendiamo concludere entro il 30 settembre 2012, cioè in tempi molto rapidi”.
Per Clini, inoltre, “va detto con estrema chiarezza che in Italia, come in tutta Europa, le autorità competenti nel dare le autorizzazioni e nel monitoraggio ambientale sono identificate dalle leggi e dalle direttive europee e nessuna di queste, dico nessuna, attribuisce tale compito all’autorità giudiziaria. Questo deve essere molto chiaro perchè sennò si rischia di creare l’incertezza sull’affidabilità dell’Italia nei confronti degli investimenti esteri”.
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