Roma, 7 ago. (LaPresse) – “In sequestro ai fini del risanamento dà un’indicazione positiva che spero venga colta anche dall’impresa. Sono ottimista rispetto alla possibilità che il nostro lavoro prosegua”. Così il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha commentato la decisione del riesame di Taranto che ha confermato il sequestro degli impianti Ilva, vincolandolo però alla messa a norma e non alla chiusura degli impianti. “Spero che la disposizione che conferma il sequestro ai fini del risanamento – continua il ministro conversando con i giornalisti nelle sede del ministero – possa aprire un percorso coerente con il lavoro che stiamo facendo con la Regione Puglia e con il nuovo presidente Bruno Ferrante”. Il ministro ha anche affermato che “il decreto sull’Iva è alla firma del presidente della Repubblica, o lo sarà ad ore. E’ un decreto – continua Clini – con cui abbiamo riunificato in un unico pacchetto di interventi le iniziative che erano già state individuate e in parte finanziate”. Le risorse stanziate sono 336 milioni di euro, “quasi tutte finalizzate al risanamento ambientale dell’area di Taranto. Questo a prescindere dagli interventi che l’Ilva e altre aziende”.
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