Roma, 30 lug. (LaPresse) – Il cinema domina la discussione in Senato sulla Spending review. Se Alessio Butti, del Pdl, sostiene che il provvedimento è una “supercazzola”, citando ‘Amici miei’ di Monicelli, Alessandro Vedani, Lega, parla di “beep pazzesca”, citando ‘il secondo tragico Fantozzi’ nella celebre scena sulla corazzata Potemkin. “Mutuando un’espressione cinematografica piuuosto celebre, mi viene da dire che questo provvedimento sembra una supercazzola”, ha sottolineato Butti, il primo degli iscritti a parlare nella discussione generale congiunta sui decreti dismissioni del patrimonio pubblico e sulla spending review. Nel corso del suo intervento in aula, Butti dopo la definizione tratta dal film ‘Amici miei’ diretto da Mario Monicelli, ha sottolineato che “se fosse passato il contenuto fantozziano dell’articolo 4 del decreto, sulla riduzione di spesa e sulla privatizzazione delle società pubbliche, sarebbe stato un disatro”.
“Questo provvedimento è, mettiamoci un beep, pazzesca”, ha detto Vedani. Anche il senatore del Carroccio, dopo quello del Pdl, ha scelto così di attingere al patrimonio della commedia cinematografica italiana per individuare un commento al provvedimento. “Se non fosse per l’atmosfera così ovattata del Senato – argomenta Vedani – verrebbe in mente quella scena fantozziana in cui i dipendenti dell’azienda, timorosi del mega direttore galattico, si riunivano per commentare la proiezione della pellicola che erano stati costretti a vedere, ‘La corazzata Kotomkin’ (voluta alterazione de ‘La corazzata Potemkin’ di Sergej M. EjzenÜtejn, ndr) con il solo Fantozzi che si alza in piedi per commentare in maniera dissacrante quello a cui avevano assistito. Beh… questo provvedimento è, mettiamoci un beep, pazzesca”.
Secondo l’esponente del Carroccio “ci vuole fegato ad approvare questo decreto perché non produce risparmi e non riesce a razionalizzare la spesa pubblica e perché è inficiato da uno spirito che è una sorta di ansia da prestazione verso i mercati. Questi tecnici farebbero meglio a sfogare questa ansia da prestazione in altro modo”.
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