Roma, 25 lug. (LaPresse) – “Non ci sarà alcuna riforma costituzionale in questa legislatura che ormai volge al termine. Il rapporto tra le forze di maggioranza che appoggiano Monti è turbato dalla scelta della doppia maggioranza, turbato è il ruolo del Senato, l’Italia esce più debole da questa vicenda”. Esordisce così la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, annunciando in aula il voto contrario del suo gruppo alle riforme costituzionali. “Ci vorranno almeno sei letture – spiega Finocchiaro – il che rende grottesche e anche ridicole le affermazioni di chi chiede che la riforma si approvi entro la legislatura”. “L’unico vantaggio – aggiunge l’esponente democratica – sarà per le tipografie cui Pdl e Lega si rivolgeranno per stampare manifesti di propaganda sul semipresidenzialismo e Senato federale”.
“Verrà detto- ha aggiunto – che abbiamo perso un’occasione ma l’abbiamo persa nel momento in cui il Pdl ha tradito il patto. Vi siete giocati un’occasione, noi non siamo dei bambini. Quando l’illusionista principe è rientrato al comando tutto è stato stravolto” nonostante “la parola d’onore del segretario del partito Alfano”. “Ora – conclude la capogruppo del Pd – siamo preoccupati dalla riforma elettorale, la vogliamo, vogliamo che il Senato la approvi in aula entro il 10 agosto ma è obbligatorio temere che, come fatto con le riforme, non vogliate la riforma del Porcellum”.
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