Roma, 6 lug. (LaPresse) – “Per quanto riguarda le province si delinea un processo che porterà alla soppressione, o all’accoprpamento delle province esistenti entro la fine dell’anno. Se gli enti non rispetteranno le scandenze e non decideranno autonomamente interverrà per legge lo Stato. Questo processo porterà a circa 50 province in tutto”. Così il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, ha spiegato la riorganizzazione delle province decisa nel decreto sulla spending review questa notte. “Alle nuove province spetterà solo più la gestione della pianificazione territoriale e la viabilità ed i trasporti – aggiunge Patroni Griffi – saranno poi istituite le aree metropolitane, che gestiranno i servizi in rete delle grandi città e dei comuni limitrofi”. I comuni più piccoli sotto i 5mila abitanti, dovranno obbligatoriamente associarsi per le funzioni fondamentali. “Non potranno poi più essere creati nuovi enti. Saranno poi riorganizzate le prefetture e tutti gli uffici decentrati non nei capoluoghi” aggiunge Patroni Griffi.
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