Bruxelles (Belgio), 28 giu. (LaPresse) – Italia grande protagonista anche al vertice europeo per salvare l’euro. Al termine della prima giornata il premier Monti ha però alzato la voce chiedendo che l’Europa difenda dalla speculazione i Paesi europei virtuosi, quelli cioè che hanno un saldo primario positivo e che si stanno adoperando per ridurre il proprio debito. O si ferma lo spread con l’acquisto di titoli di Stato con i vari fondi salva-Stati o salta tutto il piano per la crescita. Si tratta soprattutto con la Germania. Angela Merkel e Mario Monti hanno parlato anche arrivando nella sala per la classica foto di gruppo. Monti ha marcato frau Merkel come neanche Barzagli con Klose, poi però una volta tornati nella sale della riunione il clima si è fatto di nuovo teso.
Proprio nei minuti in cui l’Italia accedeva alla finale, è comparso in conferenza stampa il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, che ha parlato di una decisione “cruciale” su un piano per la crescita che “muoverà subito 120 miliardi di euro”. Ma solo se l’Italia darà il suo via libera. Tra le decisioni prese dal Consiglio c’è anche l’aumento di capitale della Bei da 10 miliardi di euro che, ha sottolineato Van Rompuy, permette di avere “60 miliardi di euro di capacità di prestito”. “Ci sono due Paesi che tengono molto a che ci siano misure sia a breve termine sia a lungo termine, ma non c’è stato nessun blocco alla discussione. Andiamo avanti per tappe e del capitolo sulla stabilità finanziaria non abbiamo ancora discusso” ha aggiunto Van Rompuy riferendosi per certo all’Italia e forse a una tra Spagna, Francia o Germania.
La trattativa prosegue dopo il break della conferenza stampa cui ha partecipato anche il presidente della commissione Barroso. Domattina alle 10 la seconda sessione, ma potrebbe non bastare. Monti ha detto che tratterà ad oltranza.
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