Roma, 9 giu. (LaPresse) – “Penso che la ‘rottura’ non sia una vera e propria rottura. Di Pietro e Bersani hanno forse un po’ estremizzato le loro posizioni oggi come negli ultimi tempi. Di Pietro nei toni, Bersani invece ha estremizzato nella sua oscillazione. Tonino non è venuto qui per rompere. Certo ha fatto un intervento sopra le righe, ma non diffamatorio”. Il leader di Sel Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine del convegno ‘Il lavoro prende la parola. E’ ora di scegliere’, organizzato dalla Fiom, minimizza quello che poteva sembrare come uno strappo quasi definitivo tra Antonio Di Pietro e Pier Luigi Bersani. I due leader non se le sono certo mandate a dire, ma secondo Vendola si è trattato di “un posizionamento” di entrambi “dal cui ripartire nel dialogo”.

“Per la prima volta dopo tanto tempo – sottolinea Vendola – ci siamo tutti guardati in faccia e ci siamo raccontati ognuno le proprie ragioni. E l’abbiamo fatto a fronte di una platea come quella della Fiom, di rappresentanti in carne ed ossa del mondo del lavoro. Perché le nostre divisioni, le nostre scelte devono rendere conto a questo mondo, per una ragione semplice: ci definiamo e vogliamo essere di sinistra”. Per il leader di Sel tuttavia, “anche l’asprezza delle differenze, è bene dircela, direttamente. Dopodiché da quel momento, bisogna partire per provare a trovare il punto di unità. L’unita del centrosinistra non è un obiettivo della politica è una necessità della società. Noi abbiamo bisogno di costruire una larga coalizione di governo che porti il Paese fuori dalla palude del berlusconismo in cui siamo precipitati per un ventennio”.

Per Vendola quello del segretario del Pd è stato un intervento onesto e a chi gli fa notare che forse lo si può considerare poco impegnato replica che Bersani “forse sentiva l’ostilità, non ideologica ma materiale della gente in platea” per l’appoggio alle scelte del governo. In ogni caso, conclude Vendola, “abbassare i toni e concentrarci di più sui problemi reali del Paese deve essere una buona ricetta per tutti noi”.

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