Torino, 4 giu. (LaPresse) – Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha visitato questa mattina per oltre due ore il centro per l’impiego di via Bologna a Torino e, nel pomeriggio, quello di Pinerolo. All’ingresso è stata contestata da alcuni disoccupati o precari dei Sicobas e del Cub. “Fammi vedere come piangi”, e “Vergogna”, alcune delle frasi gridate al suo indirizzo. La scorta ha cercato di far sì che il ministro entrasse in fretta nella struttura, ma Fornero si è spazientita. “Adesso basta – ha detto avvicinandosi a uno dei contestatori – lei mi guardi negli occhi mentre mi dice vergogna, e me lo spieghi guardandomi perchè mi devo vergognare”. All’interno del Centro, Fornero ha parlato con due giovani disoccupati, Lorenzo di 19 anni e Massimo di 21.

Lorenzo ha studiato per tre anni alla scuola alberghiera. Faceva il barman ma ha lasciato il suo posto, perchè, così ha spiegato al ministro, “volevo smettere di lavorare la sera, visto che i miei amici uscivano tutti”. “Mi prometta che però se la capita un’altra occasione non la rifiuta”, gli ha risposto Fornero. A rivolgersi a lei è stata anche una signora che è scoppiata in lacrime.

“Ministro – le ha detto – è giusto aiutare i giovani, ma io sono separata, ho una figlia di 11 anni e ho 48 anni. Sono disperata perchè sono tagliata fuori dal mercato. Sono stata licenziata ingiustamente. Secondo lei è giusto?”. “La capisco – ha risposto Fornero la riforma del mercato del Lavoro è stata pensata per aiutare non solo i giovani, ma anche le donne. Questo Centro funziona molto bene. Le faccio tanti auguri”.

Fornero ha chiesto ai dipendenti del Centro anche delucidazioni sui circa 900 dipendenti della De Tomaso, in cassa integrazione da due anni. “Non si può aspettare che la cassa finisca senza pensare a cosa poi accadrà dopo”, ha commentato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata