Roma, 29 mag. (LaPresse) – L’ok da parte della commissione Affari costituzionali del Senato del disegno di legge sulle riforme istituzionali appare dietro l’angolo. Il via libera al ddl potrebbe arrivare già nella tarda serata di oggi o al più tardi domani mattina prima dell’apertura dei lavori dell’aula di palazzo Madama dove il governo apporrà la fiducia sul ddl di riforma del mercato del lavoro, congelando le sedute delle commissioni. “Faremo di tutto per chiudere stasera”, spiega il presidente della prima commissione Carlo Vizzini, che teme di incappare nel blocco dei lavori. L’accordo Abc sul testo di riforma costituzionale regge, ma il banco potrebbe saltare quando in aula il Pdl dovrebbe portare l’emendamento che contiene la proposta sul semipresidenzialismo alla francese presentata la scorsa settimana da Silvio Berlusconi e Angelino Alfano.

“Tutto ciò che non è un atto parlamentare, non può entrare nei lavori del Parlamento, finché non cambiano la Costituzione e non ci dicono che possono entrare nei lavori parlamentari le conferenze stampa…”, spiega con una punta di sarcasmo Vizzini , ribadendo la propria posizione sul tema lanciato dal Cavaliere e dall’ex Guardasigilli. Anche oggi sono proseguite le votazioni degli emendamenti e stasera è prevista una seduta notturna della commissione perché l’obiettivo rimane quello di chiudere entro stanotte o al massimo entro domani mattina. Gli ultimi nodi da sciogliere in commissione rimangono alcune limature sulle modifiche al bicameralismo perfetto e il meccanismo di sfiducia costruttiva, che dovrebbe prevedere una doppia votazione a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera. Sulla sponda del partito di via dell’Umiltà, il vicepresidente vicario dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello disegna scenari ottimistici sulla possibilità di archiviare con successo l’argomento riforme costituzionali in Aula al Senato nella prima settimana di giugno.

Un’ipotesi sulla quale nei giorni scorsi si era dichiarato pronto a scommettere e sulla quale ancora oggi ostenta sicurezza: “Le scommesse? Le vinco le vinco”. Rimane da chiedersi cosa accadrà quando in Aula si toccherà il tasto del semipresidenzialismo alla francese (con annesso doppio turno)? “Al mio segnale si scatenerà l’inferno”, replica sornione Quagliariello che tornando serio aggiunge con convinzione “approveremo le riforme” sottolineando come la proposta del suo partito non genererà nessuno scossone. Ciò che appare certo, invece, è che la temperatura tenderà pericolosamente ad innalzarsi quando l’assemblea di palazzo Madama si troverà a discutere di una novità di queste proporzioni. La possibilità che i banchi del Senato si trasformino in alberi e liane della giungla vietnamita è un’ipotesi che persino gli ottimisti più irriducibili (Quagliariello incluso) sotto sotto non si sentono di escludere.

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