Roma, 24 mag. (LaPresse) – “No”. Con questa secca risposta il premier Mario Monti ha ribattuto a Corrado Formigli a ‘Piazza pulita’, su La7, che gli chiedeva se la Grecia uscirà dall’euro. Monti ha spiegato di aver incontrato stamane a Bruxelles il leader del partito greco di ‘Nuova democrazia’ e di avere a breve in programma un faccia a faccia anche con il leader del Pasok.

Per Monti fino a non troppo tempo fa la Grecia attraversava un periodo “trionfale, sembrava che stesse superando l’Italia”. Dietro, però – ha spiegato il premier- c’era “un sistema politico che vendeva illusioni ai cittadini, una società civile basata sull’evasione fiscale, mancanza di concorrenza, nepotismo, mancanza di meritocrazia, corruzione e falsificazione dei conti pubblici”. Il tutto su una scala “molto peggio che l’Italia”, ha sottolineato il professore. E’ per questo che il Paese ellenico è andato in crisi, ha detto Monti, spiegando che “la Grecia è arrivata lì per questi bubboni che poi le verifiche europee hanno fatto esplodere”.

Poi, ha aggiunto il premier, “l’Europa ha sbagliato nell’aver richiesto un aggiustamento troppo rapido, con l’introduzione di concorrenza, lotta all’evasione fiscale e alla corruzione e riduzione del disavanzo pubblico in due o tre anni”. Si tratta di riforme che richiedono “un cambiamento culturale e politico profondissimo in una società, che quando va bene richiede una generazione”. La Germania, ha concluso Monti, “deve sapere aspettare e contemporaneamente premere”.

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