Roma, 23 mag. (LaPresse) – “Ci vediamo in Parlamento”. Si chiude così l’ultimo post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog a proposito della riforma della televisione che Grillo intende portare avanti. Dopo una lunga e aspra critica al sistema dei talk show, Grillo avanza le sue proposte. Innanzitutto “nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%”. E già questa è una rivoluzione, ma Grillo va oltre: le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni; abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui ricavi agli assegnatari di frequenze televisive; vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici; un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai partiti; abolizione della legge Gasparri”. “Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure” si conclude il post.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata