Roma, 9 mag. (LaPresse) – “L’avanzamento del processo di integrazione” dei paesi dell’Eurozona “non si può fermare alla sfera delle politiche di bilancio per fini di consolidamento fiscale e di stabilizzazione finanziaria. Esso deve mirare a promuovere convergenze tra le economie, prospettive di rinnovata, più intensa e sostenibile crescita su scala europea. E tutto ciò richiede il superamento di ogni remora allo sviluppo dell’unione politica, assicurandone anche le indispensabili basi istituzionali”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione della ‘Conferenza sullo stato dell’Unione 2012’, promossa dall’Istituto universitario europeo e in svolgimento a Firenze.
“Sessantadue anni fa – scrive il capo dello Stato – la forza dell’ideale europeo e una visione lungimirante dei destini del nostro continente indussero un gruppo di illuminati statisti a dichiarare la nascita del progetto di integrazione. Oggi è la forza delle cose, degli stessi progressi già compiuti su quella strada e dei radicali mutamenti intervenuti nel quadro mondiale, a porci l’imperativo di un balzo in avanti dell’Europa unita, secondo l’originaria ispirazione democratica e federale. È questa la sola alternativa a una drammatica perdita di rilevanza di ogni nostro singolo paese – conclude Napolitano – e del nostro continente nel suo insieme”.
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