Palermo, 8 mag. (LaPresse) – I risultati delle amministrative in Sicilia sono confermati. Dopo ore di incertezza la Regione ha sciolto i nodi sulle elezioni nell’isola. Oggetto del contendere era come andassero considerate le schede sulle quali era barrato il nome di una lista ma non quello del candidato sindaco che quella lista appoggiava. Il dubbio non era quello che si può immaginare: la preferenza non andava al candidato, su questo erano tutti d’accordo. Il problema era se quelle schede andassero considerate nulle o bianche. Il che modificava il numero complessivo delle schede valide e di conseguenza le percentuali attribuite a ciascuno.
L’impasse era determinata dal debutto della nuova legge elettorale, che ha eliminato il cosiddetto ‘effetto trascinamento’ delle liste sul candidato sindaco: le nuove norme, infatti, hanno tolto l’assegnazione diretta al candidato sindaco del voto espresso a favore di una delle liste a suo sostegno, senza specificare come andavano considerate le relative schede. Alla fine la Regione ha stabilito che erano valide le cifre già comunicate. Risultato: non andranno al ballottaggio i Comuni di Sciacca (Agrigento), Villabate (Palermo), Erice (Trapani) e Misterbianco (Catania). Secondo turno invece per Palermo, dove è confermata la percentuale del candidato sindaco Leoluca Orlando che, anche se lo spoglio delle schede deve ancora terminare, si assesterebbe intorno al 47-48%.
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