Roma, 20 apr. (LaPresse) – Una “casa-ufficio intestata alla Lega e non al signor Calderoli Roberto”. Così l’ex ministro leghista Roberto Calderoli precisa in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ dopo le accuse che lo hanno investito nell’ambito dello scandalo che ha travolto il Carroccio. “Era una casa utilizzata da un anno e mezzo come ufficio per il lavoro per il partito. Serviva un luogo riservato dove trattare, anche con l’opposizione. E poi il mio ministero era senza portafoglio, non avevo l’alloggio come altri”. “Sono stato ministro con più deleghe- sottolinea Calderoli- altri parlamentari potevano stare a Roma solo due giorni. Come coordinatore non ho mai percepito indennità. Io alla Lega ho dato nel tempo 700mila euro. Ma mi pare assurdo fare questi conti”.

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