Roma, 22 mar. (LaPresse) – Una riformulazione per evitare gli abusi, ma niente reintegro sul posto di lavoro. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, risponde così al pressing dei sindacati per la modifica dell’articolo 18 sui licenziamenti economici, riaffermando che per questa tipologia resterà in vigore solamente l’indennizzo, compreso tra le 15 e le 27 mensilità. In occasione dell’ultimo tavolo di confronto sulla riforma del mercato del lavoro, ancora in corso a palazzo Chigi, Monti ribadisce che sull’articolo 18 non si torna indietro e il testo della norma approderà, insieme alle altre parti, al Consiglio dei ministri di domani.

Intanto arrivano norme restrittive per evitare gli abusi sui contratti a progetto, su quelli a partita Iva e sul lavoro committente, come annunciato, secondo quanto si apprende, dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero. La discussione a palazzo Chigi prosegue e si attendono le reazioni delle parti sociali. L’Ugl vincola la sua approvazione alla riforma con l’introduzione del reintegro per i licenziamenti per motivi economici, mentre il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, propone che il giudice, in caso di contenzioso, annulli il licenziamento se durante il processo emergono motivi diversi da quelli economici, cioè discriminazioni, abusi, irregolarità nelle procedure o motivi disciplinari.

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