Roma, 11 mar. (LaPresse) – “In tempi di profonda crisi spetterebbe agli italiani l’ultima parola per dire se la priorità è fare un buco in quella montagna”. Così Nichi Vendola, intervenuto alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, su Rai3, ha commentato le proteste dei no tav, sottolineando che l’opera della linea ad alta velocità viene realizzata “in un Paese che va in tilt per un giorno di neve e in cui si fanno saltare i vagoni letto dei treni a lunga percorrenza”. “La mobilitazione della gente della Val di Susa – ha detto Vendola – ha costretto i governi a fermarsi. I progetti di oggi sono stati ridimensionati rispetto a quelli di ieri e questo vuol dire che allora i valligiani avevano ragione e sono competenti sulla loro valle”. Vendola dice basta all’ “idea che le grandi opere debbano cadere dall’alto e che il popolo bue deve capire che si fanno per il suo bene”. “In Italia – sottolinea il leader di Sel – le grandi opere sono diventate una giostra per tangenti e corruzione e hanno lasciato sul territorio solo cumuli di veleni e inchieste giudiziarie”. Sull’ultimo progetto per la Tav però per il governatore della Regione Puglia “la parola dei sindaci e dei protagonisti può ancora pesare su un tavolo rispettoso”. “Anche perché si stanno spendendo i soldi di tutti”, conclude.
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