Roma, 4 mar. (LaPresse) – “Abbiamo il dovere morale, politico e civico di portare avanti” il progetto della Tav “per non essere allontanati dall’Europa, per non perdere quella credibilità che abbiamo guadagnato con estrema difficoltà”. Lo ha detto il segretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, in una intervista a SkyTg24. Il progetto della Tav, ha aggiunto Catricalà, è stato “riesaminato alla luce del confronto serrato con l’osservatorio con le parti interessate ed è di gran lunga migliorato” rispetto a quello originale. “Abbiamo riconsiderato completamente il progetto, facendo riesaminare il progetto sia intermini giuridici che tecnici. Possiamo assicurare che non ci sono punto oscuri o vuoti in questa valutazione”.
Il sottosegretario ha poi escluso il ricorso al referendum: “Non faremo referendum su una vicenda di così evidente importanza nazionale. Continueremo a confrontarci, quello che dobbiamo migliorare è solo la comunicazione. Confermiamo l’opera come importante e prioritaria per lo sviluppo della nostra nazione”. La vicenda, ha aggiunto, “è diventata più un totem che una vera questione. Il mio timore è che intorno a questo totem si aggreghino forze di contrasto in sè e per sè”.
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