Roma, 23 feb. (LaPresse) – L’aula di Montecitorio ha approvato la conversione in legge del decreto Milleproroghe con 336 voti favorevoli e 61 contrari. Il via libera, ottenuto già anche dal Senato, è definitivo e il testo andrà ora al capo dello Stato. In aula erano presenti 410 deputati, 13 si sono astenuti. Un onorevole, ha detto poco prima di chiudere la votazione il presidente di Montecitorio Gianfranco Fini, fisicamente assente in aula, risultava aver votato. Il suo voto è stato annullato.

Prima dell’ok finale il Governo però è stato battuto due volte su due ordini del giorno al decreto. Il primo è stato presentato da Antonino Russo del Pd ed è passato, nonostante il parere contrario del governo, con 257 sì, 213 no e sei astenuti. Lega, Idv e Pd hanno votato a favore e Pdl, Fli e Udc hanno votato contro. Il testo di Antonino Russo (Pd) era sull’inserimento dei docenti, abilitati tra il 2008-2011, in fascia aggiuntiva alle graduatorie entro l’anno scolastico 2012-2013. La seconda volta il Governo è stato battuto su un ordine del giorno della Lega al decreto Milleproroghe relativo al canone Rai. Il testo, su cui il governo aveva espresso parere contrario è passato con 303 voti a favore e 165 voti contrari.

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