Palermo, 23 feb. (LaPresse) – L’ex ministro Calogero Mannino, deputato dei Popolari per l’Italia di domani (Pid), è indagato dalla procura di Palermo, con l’accusa di aver fatto pressione per alleggerire il carcere duro per i mafiosi dopo le stragi del 1992. “Non capisco a cosa fanno riferimento, pressioni presso chi?”, commenta Mannino. Nelle carte, spiega, “non c’è un fatto, è un’accusa del nulla. Non mi va di fare polemica con i pubblici ministeri ma sono stanco di essere perseguitato. Sono già stato assolto da un tribunale, dalla corte d’appello e dalla Cassazione”.
Mannino fu indagato la prima volta dalla procura di Palermo nel 1994, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. In primo grado fu assolto, in appello venne condannato a 5 anni e 4 mesi ma la Cassazione annullò la sentenza di secondo grado. Il secondo processo di appello si concluse con un’altra assoluzione e la sentenza della Cassazione, il 14 gennaio 2010, mise fine definitivamente al procedimento, confermando la decisione dell’appello.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata