Roma, 18 feb. (LaPresse) – “Non prendiamoci in giro: a che cosa serve la tessera? Perché in Germania, Francia, Inghilterra i tesserati sono il 2 per mille degli elettori e qui il 20 per cento? E perché i tesserati si moltiplicano negli anni dei congressi?. Sono tutte tessere fasulle. Io non ho mai conosciuto un elettore che fosse anche iscritto, chissà perché”. A dirlo, attraverso un’intervista a La Stampa, è l’ex ministro per i Beni e le Attività culturali, Giancarlo Galan, che commenta la polemica sulle presunte tessere finte nel Popolo della libertà e sulle possibili infiltrazioni camorristiche. “Diciamoci la verità – spiega – gestire le tessere serve per gestire il potere, a tutti i livelli. Arriva uno con cento tessere, tratta e porta a casa un posto nella municipalizzata. E’ un sistema perverso”. La soluzione, per Galan, è quella di “abolire i congressi. Ma non quelli di stavolta, abolirli sempre”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata