Torino, 10 feb. (LaPresse) – Non è sorpreso dal caso Lusi il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ex esponente della Margherita e oggi del Pd. Lo dice in una intervista al quotidiano ‘La Stampa’. Sulla vicenda del tesoriere accusato di aver sottratto 13 milioni dalle casse del partito. “Guardi, mi ha così poco sorpreso – dice Renzi – che già al primo raduno della Leopolda chiedemmo – dice – l`abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, e anche ai giornali di partito: la cosa mi costò accuse dì populismo e una polemica del direttore di Europa”. Renzi parla però di “molta tristezza”. “Una volta – fa notare – si rubava per il partito, oggi si ruba al partito: è una specie dì drammatica evoluzione della specie… Alla Leopolda, Chiamparino e io l’allarme lo lanciammo: passammo per demagoghi e antidemocratici. Il tema è delicato, ma io credo che l`unica via sia davvero quella americana, ormai: finanziamenti privati con tanto di certificazione”. Sul tesoretto di Lusi, Renzi dice: “quel che ha preso è solo una parte dei soldi ricevuti dal partito: credo che ora l`interrogativo sia come è stato speso il resto”.

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