Milano, 6 feb. (LaPresse) – Dovrebbe prendere la parola il prossimo 11 febbraio, salvo colpi di scena e ulteriori slittamenti, il pm Fabio De Pasquale per la sua requisitoria al processo Mills, nel quale è imputato Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari. Il calendario del processo , però, non è ancora certo. In aula i legali del Cavaliere hanno infatti fatto presente che nella prossima udienza, fissata per il 9 febbraio, intendono chiedere al collegio presieduto da Francesca Vitale di acquisire nuove prove. Lo stesso giorno l’armatore Diego Attanasio verrà sentito dalla difesa dell’ex premier e anche Berlusconi potrebbe anche decidere di rendere dichiarazioni spontanee.

Tutti passaggi che potrebbero allungare ulteriormente i tempi del processo, a rischio prescrizione. L’udienza di oggi è stata dedicata al controesame della consulente tecnica delle difesa Claudia Tavernari, che al pm De Pasquale ha ripetuto che David Mills ricevette 600mila dollari da Attanasio come compenso professionale.

Per l’accusa la somma rappresenterebbe il prezzo pagato da Berlusconi al legale inglese in cambio delle testimonianze a lui favorevoli nei processi All Iberian e per tangenti alla guardia di finanza. L’udienza di oggi è stata anche interrotta per alcuni minuti perché il riscaldamento nell’aula al primo piano del palazzo di giustizia di Milano era fuori uso. Il freddo era talmente pungente da obbligare l’avvocato Piero Longo ad indossare i guanti nel corso del dibattimento.

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