Roma, 21 gen. (LaPresse) – Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è stato rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta ‘Why not’ della procura di Catanzaro, di cui era titolare lo stesso primo cittadino, con l’accusa di abuso di ufficio. Lo ha deciso il gup di Roma. “Sono amareggiato per la decisione del Gup del Tribunale di Roma rispetto ad un procedimento in cui mi appare chiara l’incompetenza dell’autorità giudiziaria di Roma, così come è ancora più evidente l’infondatezza dei fatti”. “Non mi aspettavo questo rinvio a giudizio – spiega il primo cittadino del capoluogo partenopeo – perché l’accusa rivoltami è quella di aver acquisito tabulati di parlamentari senza necessaria autorizzazione del Parlamento stesso: mai un pm potrebbe essere così ingenuo”.

“Ritenevo e ritengo – aggiunge De Magistris – un dovere costituzionale indagare nei confronti di tutti e anche nei confronti dei parlamentari e dei potenti. Mi auguro che la magistratura giudicante, nella sua autonomia e indipendenza, riconosca la correttezza del mio operato e l’infondatezza degli addebiti formulati dalla Procura di Roma. L’unica nota positiva di questa giornata amara è che in un pubblico dibattimento tutti si potranno rendere conto della incredibile storia da cui ancora oggi sono costretto a difendermi”.

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