Roma, 21 dic. (LaPresse) – La Giunta per le Elezioni e le immunità di palazzo Madama ha stabilito di dichiarare compatibili le cariche di senatore e sindaco di Comuni con più di 20mila abitanti. In segno di protesta, i rappresentanti del Partito democratico e quelli dell’Italia dei valori hanno lasciato l’auletta della Giunta e abbandonato i lavori. E’ quanto ha reso noto il senatore Idv Luigi Li Gotti. “La Corte Costituzionale ha dichiarato l’incompatibilità tra la funzione parlamentare e quella di sindaco di Comune con più di 20.000 abitanti”, ha spiegato Li Gotti. “Pdl e Lega, con decisione ribelle, dichiarano, invece, la compatibilità dei sindaci di Molfetta e Afragola (rispettivamente Antonio Azzollini e Vincenzo Nespoli, ndr), entrambi senatori”, ha aggiunto l’esponente dipietrista, secondo il quale quella presa dai membri della Giunta che fanno capo alla vecchia maggioranza è una “decisione assurda. Per questo abbiamo scelto di abbandonare i lavori”. Posizione analoga quella del senatore del Pd, Marco Follini, che si è dichiarato “stupito di vedere in prima linea la Lega difendere i sindaci di Afragola e Molfetta”. La sentenza della Consulta varrà, assicurano dalla Giunta solo dalla prossima legislatura o per quei casi che si verificheranno da oggi in poi, ovvero nel caso in cui un senatore dovesse essere eletto sindaco alle prossime amministrative.

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