Roma, 15 dic. (LaPresse) – Spintoni e scambio di battute ‘colorite’ tra alcuni deputati di Fli e altri della Lega Nord. Al momento della sospensione dell’aula della Camera, dopo che il presidente Gianfranco Fini aveva espulso dall’emiciclo i due leghisti Gianluca Bonanno e Fabio Rainieri, alcuni esponenti del Carroccio hanno minacciato i commessi, che avevano invitato i parlamentari a ritirare i cartelli con scritto ‘No Ici’ e ad allontanarsi dai banchi del governo, impropriamente occupati. A questo punto sono volate parole ‘colorite’ tra i leghisti Davide Cavallotto e Stefano Allasia e i futuristi Nino Lo Presti e Roberto Menia, intervenuti a difesa degli addetti d’aula. “Mentre stavamo lasciando l’aula visto che la seduta era sospesa li abbiamo visti minacciare e rispondere in malo modo ai commessi, a quel punto siamo intervenuti”, ha raccontato Nino Lo Presti, che è stato trascinato fuori dall’emiciclo. Infuriato invece Roberto Menia, che in Transatlantico ha preferito non rilasciare dichiarazioni, ma c’è chi racconta che Menia ha messo le mani al collo di un leghista durante il parapiglia.

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