Roma, 12 nov. (LaPresse) – Oggi alle 12.30 il disegno di legge stabilità, approvato ieri dal Senato, affronterà l’esame dell’Aula di Montecitorio. Il ddl sarà licenziato nel pomeriggio e senza alcuna correzione rispetto al testo uscito da palazzo Madama. Dopo l’approvazione del provvedimento il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si recherà al Quirinale per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Alle 18 Berlusconi riunirà l’ufficio di presidenza del Pdl a palazzo Grazioli, lo farà da premier dimissionario, per individuare la linea che il suo partito porterà al Colle quando verrà chiamato per il valzer delle consultazioni, che a quanto si apprende, dovrebbe iniziare già nella serata di oggi. L’obiettivo è un nuovo esecutivo prima dell’apertura di Borsa. La Lega ribadisce il suo no a governi tecnici dalla prima pagina della Padania, il Giornale sconsiglia a Mario Monti di salire al Colle se chiamato da Napolitano. Ma gli effetti sullo spread sono evidenti, e un’alternativa al rettore della Bocconi al momento non viene presa in considerazione da Napolitano.
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