Roma, 25 ott. (LaPresse) – E’ stata rinviata al 20 dicembre l’udienza preliminare per il ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, accusato di di concorso esterno in associazione mafiosa. I legali del ministro, Raffaele Bonsignore e Francesco Inzerillo, hanno sollevato un’eccezione di incostituzionalità davanti al gup di Palermo, Fernando Sestito, contro la norma che non prevede la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini nel caso in cui si proceda con un’imputazione coatta, come nel caso di Romano. Il pm, infatti, aveva chiesto l’archiviazione ma il gip ha rigettato la richiesta ritenendo sufficienti gli elementi per formulare l’imputazione.

“C’è una disparità di trattamento tra gli indagati per i quali la procura richiede il rinvio a giudizio autonomamente e quelli – spiega l’avvocato Bonsignore – per i quali c’è l’imputazione coatta. Per i primi ci sono tutte le garanzie del diritto di difesa, per i secondi, invece, mancano. L’eccezione è già stata sollevata al tribunale di Taranto che l’ha accolta. Quindi è una questione seria, si rischia di celebrare il processo per poi vedersi annullare tutto dalla Corte costituzionale”. Il gup di Palermo si è riservato di decidere il 20 dicembre se accogliere o meno l’eccezione.

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