Milano, 3 ott. (LaPresse) – Il pm Ilda Boccassini si è opposta alla richiesta di sospendere il processo Ruby che si celebra con rito immediato nei confronti di Silvio Berlusconi fino alla decisione della Corte costituzionale sul conflitto di attribuzioni sollevato dalla Camera. Secondo il pm Ilda Boccassini, una dei magistrati milanesi che ha iscritto il premier nel registro degli indagati per i reati di concussione e prostituzione minorile, la richiesta della difesa di Berlusconi è infondata soprattutto per due principi costituzionali: quello della presunzione di non colpevolezza e quello della ragionevole durata del processo, che secondo il pm Boccassini non devono soccombere “rispetto all’opportunità politica, un argomento che non può essere trattato in un’aula di giustizia”.
La Boccassini ha anche ricordato che, oltre al caso di Abu Omar, ci sono altri processi dove, in presenza di richieste simili a quelle avanzate oggi dai legali di Berlusconi, il processo non è stato sospeso. L’ultima parola tocca al trio di giudici tutto femminile della quarta sezione penale del tribunale di Milano: il collegio presieduto da Giulia Turri si è ritirato in camera di consiglio per decidere.
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