Milano, 22 set. (LaPresse) – La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi per l’accusa di concorso in rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla pubblicazione sul quotidiano “Il Giornale”, della telefonata in cui Piero Fassino chiedeva a Giovanni Consorte “allora abbiamo una banca?”.
La richiesta dei magistrati milanesi era scontata dopo che il gip Stefania Donadeo il 14 settembre scorso aveva chiesto di non accogliere la precedente richiesta di archiviazione che la Procura aveva formulato nei confronti del premier. “A seguito del provvedimento del gip del 14 settembre -si legge in una nota firmata dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati – la Procura della Repubblica di Milano ha formulato in data odierna l’imputazione nei confronti di Silvio Berlusconi per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio in concorso, con riferimento alla rivelazione della telefonata intercorsa il 18 luglio 2005 tra Piero Fassino e Giovanni Consorte”. La conversazione venne poi pubblicata su ‘Il Giornale’ a fine dicembre del 2005.
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