Roma, 24 lug. (LaPresse) – “La questione morale che sta investendo la sinistra non deriva, come in altri casi, da comportamenti di singoli da verificare in sede giudiziaria. Qui c’è di mezzo da storia dei Ds oggi alla guida del Pd. Il Pronzato che ha confessato mazzette ricevute per il suo ruolo all’Enav è un uomo di diretta espressione di Bersani. Così come braccio destro di Bersani è Penati, protagonista della vicenda di Sesto San Giovanni”. Lo scrive in una nota il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri.

“Dove la dimensione dei versamenti ipotizzati e il coinvolgimento della struttura di vertice del Pd locale – prosegue – fanno immaginare che le tangenti non sarebbero state dirette a singoli esponenti del territorio, ma a ben altri livelli. C’è insomma il sospetto che ci si trovi al noto e forse mai cessato intreccio di cooperative, amministratori e politici rossi. Senza dimenticare il caso Morichini, D’Alema, Fondazione italiani-europei e le vicende di Tedesco e di altri indagati della corrente d’alemiana”.

“Emerge insomma – conclude Gasparri – una vicenda più che discutibile della sinistra. Non singoli disonesti. Ma l’ipotesi di un vero sistema. Non possiamo tacere di fronte a questo enorme degrado. E ci auguriamo che le toghe e l’informazione non ripetano gli errori di sottovalutazione che hanno consentito ai capi del Pd di godere troppe volte di una sostanziale impunità. In discussione c’è un sistema, non solo singoli”.

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