Roma, 22 lug. (LaPresse) – I magistrati devono essere “inappuntabili” in modo da vanificare “attacchi inammissibili alla magistratura”, disinnescando così “un fuorviante conflitto” con la politica. Con queste parole è tornato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo durante la cerimonia del Ventaglio che si sta svolgendo presso il Palazzo del Quirinale, sulla questione dello scontro tra giustizia e politica.
Detto ciò, il capo dello Stato il capo dello Stato ha puntualizzato di non aver mai inteso prendere le parti dei politici contro i giudici: “Ogni singolo concreto caso – ha detto – in cui si manifestino sindromi di violenza, forze vecchie e nuove di corruzione, abusi di potere e attività truffaldine che oggi dominano la cronaca quotidiana. Come si possa cogliere in un discorso che partiva da quella affermazione il rischio di veder posti sullo steso piano chi commette i reati e chi li combatte lascio a voi giudicarlo. Ma di qualche commento polemico di difensori d’ufficio della magistratura mi interessa l’apprezzamento che è venuto da numerosi suoi autorevoli esponenti”.
“Ovviamente – ha proseguito – il capo dello Stato segue da vicino l’evolversi della situazione del quadro politico. So bene che osservatori e commentatori pongono l’interrogativo se il quadro politico presenta un grado di effettiva stabilità e capacità decisionale e, in pari tempo, di apertura tale da favorire sviluppi ed esiti positivi del confronto che io sollecito. Ma voi sapete bene a vostra volta, di non poter attendervi dal capo dello Stato valutazioni e risposte al riguardo”.
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