Milano, 27 giu. (LaPresse) – Secondo i pm Pietro Forno e Antonio Sangermano, quello messo in atto da Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede era un sistema per compiacere “la concupiscenza del presidente del Cosiglio” attraverso la fisicità della donna e la “mortificazione della dignità femminile”. Questo secondo l’accusa, lo schema con cui venivano selezionate e invitate le giovani ospiti alle feste di Silvio Berlusconi. I pm, a quanto si apprende, davanti al gup Maria Grazia Domanico, avrebbero addirittura definito ‘bordello’ il giro creato dai tre imputati per soddisfare i desideri del premier.
Forno e Sangermano hanno parlato di “bordello” e di “un sistema organizzato per compiacere il premier”. I due magistrati hanno sostenuto che l’attività di induzione e favoreggiamento della prostituzione da parte dei tre imputati per i presunti festini a luci rosse ad Arcore era un “sistema non occasionale” e “ben organizzato per compiacere Silvio Berlusconi”.
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