Prima volta che Cedu si pronuncia su misure lotta riscaldamento globale, sentenza vincolante potrebbe influire su norme Paesi Ue

La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), con sede a Strasburgo, ha dato ragione agli oltre 2.000 membri dell’associazione svizzera Senior Women for Climate Protection che aveva accusato il governo svizzero di aver violato i loro diritti umani non impegnandosi abbastanza rapidamente per affrontare il cambiamento climatico. È la prima volta che la Cedu si pronuncia sulle misure intraprese contro il riscaldamento globale. La sentenza è vincolante e potrebbe influenzare la legge nei 46 Paesi europei membri del Consiglio d’Europa.

Allo stesso tempo la Cedu, presieduta dalla giudice Siofra O’Leary, ha respinto le cause intentate da sei giovani portoghesi e da un sindaco francese sulle stesse basi dell’accusa intentata dal gruppo del gruppo svizzero. Le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo stabiliscono un precedente legale.

Anche Greta Thumberg a Strasburgo per udienza Cedu

Anche l’attivista per il clima Greta Thunberg si è recata a Strasburgo per assistere all’udienza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) su 3 casi intentati contro altrettanti Stati per il loro mancato impegno nel contrastare il cambiamento climatico. Prima della sentenza, una grande folla si è radunata davanti all’edificio del tribunale per applaudire e sventolare bandiere, tra cui anche Thunberg, reduce da diversi arresti durante una manifestazione all’Aia nel fine settimana.

“Queste sentenze sono un invito all’azione”, ha detto l’attivista svedese 21enne ad Associated Press. “Sottolineano l’importanza di portare i nostri governi nazionali in tribunale”, ha aggiunto.”La cosa più importante è che nel caso delle donne svizzere la Corte ha detto che i governi devono ridurre maggiormente le loro emissioni per proteggere i diritti umani”, ha aggiunto Sofia Oliveira, 19 anni, una delle querelanti portoghesi, “quindi, la loro vittoria è una vittoria anche per noi e una vittoria per tutti!”. 

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